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Impronte digitali ai tornelli, Garante privacy multa azienda sanitaria

Impronte digitali ai tornelli, Garante privacy multa azienda sanitaria

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Contrastare l’assenteismo con le impronte digitali è vietato in Italia. Non lo sapeva l’Azienda sanitaria provinciale di Enna, che è stata sanzionata con 30mila euro dal Garante privacy per aver rilevato l’ingresso in ufficio di 2mila dipendenti con le impronte digitali, memorizzandole in forma crittografata sul badge di ciascun lavoratore.

https://www.privacyitalia.eu/impronte-digitali-ai-tornelli-garante-privacy-multa-azienda-sanitaria-di-enna/14930/

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Sicurezza informatica, 3 certezze: le aziende europee sono un colabrodo; in Italia la PA è un disastro; con l’IoT sarà peggio

Sicurezza informatica, 3 certezze: le aziende europee sono un colabrodo; in Italia la PA è un disastro; con l’IoT sarà peggio

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A livello globale, l’indice medio relativo alla sicurezza informatica tocca appena l’1,45 su un massimo di 5. Restringendo il campo all’Europa, il settore Finance raggiunge a malapena l’1,21. Sembra, dunque, che ci sia ancora molto lavoro da fare, soprattutto in Europa, soprattutto in Italia.


Sicurezza informatica, 3 certezze

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Per attuare il GDPR servono competenze trasversali qualificate, con contenuto informatico

Per attuare il GDPR servono competenze trasversali qualificate, con contenuto informatico

Home / Blog / Attuare il GDPR
L’attuazione della normativa europea sulla privacy richiede persone con una preparazione tecnica di livello adeguato per poter affrontare le nuove complessità e la volontà, non solo delle grandi organizzazioni ma anche delle realtà medio piccole, di investire su queste risorse. È questo il punto di vista di Elena Ferrari, Docente, Università degli Studi dell’Insubria e Rappresentante del Cini con cui ZeroUno ha fatto il punto sul tema e che mette in guardia dal rischio dello skill gap.

Per attuare il GDPR servono competenze trasversali qualificate, con contenuto informatico

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La dignità umana e le regole: l’importanza del diritto alla protezione dei dati

La dignità umana e le regole: l’importanza del diritto alla protezione dei dati

Home / Blog / La dignità unama e le regole
L’economia dei dati alimenta l’idea che chi è più disposto a offrire in pasto al mercato i propri dati personali possa accedere ai più ampi servizi da questo offerti. Ciò produce discriminazioni a cui il GDPR pone argini con intelligenza e lungimiranza giuridica.

La dignità umana e le regole: l’importanza del diritto alla protezione dei dati

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Furto di dati aziendali: scoprire dipendenti infedeli con la digital forensics

Furto di dati aziendali: scoprire dipendenti infedeli con la digital forensics

Home / Blog / Furto di dati aziendali
Per le aziende è di fondamentale importanza proteggere i propri dati sensibili e quelli dei dipendenti. Ecco le tecniche, le metodologie d’azione e i software giusti per impedire e prevenire il furto di dati aziendali.

Furto di dati aziendali

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Hacker e industria dei trasporti

Hacker e industria dei trasporti

Home / Blog / Hacker e industria dei trasporti

Automatizzazione e iperconnettività sono ormai una caratteristica dominante delle reti produttive; anche quelle più sicure sono spesso molto fragili, offrendo agli hacker la possibilità di sfruttare le vulnerabilità nei modi più creativi. Ecco perché il 2018 ha segnato una crescita importante degli attacchi informatici, anche ai danni dell’industria dei trasporti.


Hacker e industria dei trasporti: 4 scenari possibili

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Security-by-design: strumenti e metodologie per lo sviluppo sicuro del software

Security-by-design: strumenti e metodologie per lo sviluppo sicuro del software

Home / Blog / Security-by-design

Il termine security-by-design indica il fatto che, oltre ai requisiti funzionali, la progettazione e lo sviluppo del codice deve tenere in considerazione anche la sicurezza. Ecco gli strumenti per lo sviluppo sicuro del software dalla progettazione fino al testing.


https://www.cybersecurity360.it/cultura-cyber/security-by-design-strumenti-e-metodologie-per-lo-sviluppo-sicuro-del-software/

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Gdpr in Gazzetta ufficiale, inizia la nuova era della privacy

Gdpr in Gazzetta ufficiale, inizia la nuova era della privacy

Home / Blog / GDPR – Limitare la responsabilità

Il testo, a lungo atteso, è stato pubblicato: così l’Italia si adegua alla rivoluzione privacy voluta dall’Europa. Ecco l’impatto sulle aziende

di ALESSANDRO LONGO

Il decreto Gdpr è uscito in Gazzetta Ufficiale e crolla l’ultimo alibi per le aziende: temporeggiare non è più possibile per adeguarsi alle nuove, stringenti regole a tutela della privacy dei cittadini europei. Il decreto è il modo in cui l’Italia adegua la propria normativa alla rivoluzione privacy voluta dall’Europa, nota appunto con il nome di Gdpr (General data protection regulation)

Cos’è il Gdpr  Le istruzioni per l’uso

È vero che le regole sono già scattate il 24 maggio (quando il regolamento Gdpr è entrato automaticamente in vigore), ma si aspettava il decreto italiano per adeguare la normativa nazionale alle forti novità. “Ora il quadro normativo è completo e non ci sono più alibi per le aziende”, dice Francesco Modafferi dirigente del Garante Privacy che molto da vicino sta seguendo l’adeguamento alla nuova normativa. Una delle novità del decreto è che prova comunque a dare un po’ di respiro alle aziende. Dice tra l’altro che il Garante in questi primi otto mesi, nell’erogare le sanzioni, “tiene conto del fatto che siamo in una fase iniziale di attuazione”. Ossia per ora si eviterà di essere troppo punitivi verso le aziende ritardatarie. Si eserciterà una certa gradualità. Il legislatore va incontro così a quanto richiesto dal Parlamento (nel parere dato dalla Commissione speciale Camera e Senato a questo decreto), che però addirittura avrebbe voluto una temporanea sospensione delle ispezioni del Garante.

Il tutto è un forte indizio, comunque, su quanto siano in ritardo le aziende italiane nell’adeguarsi, rischiando così sanzioni fino a 20 milioni di euro o il 4% del fatturato globale. Per aiutare la vita delle PMI, un’altra delle novità del decreto è che si chiede al Garante Privacy di promuovere linee guida per fissare modalità di adeguamento semplificate ad hoc per loro. “Adesso le regole sono complete e l’arbitro può fischiare il calcio d’inizio”, dice Modafferi. L’arbitro sarà appunto il Garante Privacy, che in questi giorni farà ispezioni, sanzioni. Ma non solo. “Restano da fare ancora alcune regole di secondo livello, da parte del Garante Privacy, come previsto dal decreto”, aggiunge.

Tra le regole in arrivo, ce ne sono alcune che faranno la differenza per la ricerca e il mercato nell’ambito sanitario. Introdurranno infatti modalità innovative per l’uso di big data sanitari, genetici, biometrici dei cittadini, nel rispetto della loro privacy. La promessa di fondo è la possibilità di usare grandi masse di dati per migliorare l’attività di prevenzione e cura grazie alle tecnologie di intelligenza artificiale.

Fonte La Repubblica.IT del 4/09/2018


GDPR in Gazzetta ufficiale

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